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Torino, continua la lotta dei cittadini teleriscaldati contro l'aumento dei prezzi delle bollette: martedì 17 presidio sotto Iren

Torino,


Dopo che per mesi a Torino gli inquilini e i cittadini si sono organizzati e mobilitati contro gli aumenti del costo del teleriscaldamento, Iren ha dovuto concedere un bonus. Si tratta tuttavia di un bonus sociale assolutamente insufficiente ed escludente, volto solo a cercare di fermare la lotta popolare, elargendo briciole. 

Infatti, mentre i costi del teleriscaldamento da febbraio 2022 sono più che raddoppiati (ma sono anni che è in continuo aumento), il bonus erogato da Iren coprirebbe solo una misera parte degli aumenti e lo nega ancora a tante famiglie di lavoratrici, precari e pensionati dal momento che ricalca le stesse escludenti soglie Isee dei bonus nazionali: 536 euro se si ha un isee sotto i 12.000 e 747 euro per un Isee sotto i 20.000 ma con quattro figli a carico. 

Per rendere questo bonus ancora più escludente, Iren ha inoltre posto anche tempistiche di accesso stringenti: non ci sarà alcuno sconto direttamente in bolletta come per i bonus del governo, ma oltre 600.000 utenti del teleriscaldamento in tutto il Paese avranno poco più di due settimane per poter far domanda, dato che il 31 maggio scadrà il bando, mentre Iren avrà tre mesi per erogarlo.

Mentre riguardo a questo bonus, Iren non ha fatto recapitare ancora alcuna lettera informativa a tutti gli inquilini che vengono serviti dal teleriscaldamento attraverso le centrali di cogenerazione, in alcuni quartieri riforniti attraverso il termovalorizzatore Iren ed Atc hanno già prontamente avvisato gli utenti che loro non ci potranno accedere. La motivazione? A monte del ciclo di produzione dell'acqua calda non viene usato il gas naturale, ma i rifiuti. 

Dopo il danno anche la duplice beffa: da un lato nelle centrali a cogenerazione il vapore che produce l'acqua calda è un prodotto secondario del ciclo di produzione dell'energia elettrica che per decenni è stato fatto disperdere nell'ambiente e nei fiumi inquinando ed oggi è messo a profitto a discapito dei cittadini (e legando il prezzo dell'acqua calda prodotta dal cascame termico al prezzo del gas). Dall'altro lato, l'inceneritore di Gerbido è stato privatizzato da Iren che, mentre continua disperdere quantità sopra i limiti di Pm10, può anche speculare sui rifiuti e imporre il prezzo che vuole. 

È sempre più evidente dunque come il governo e le istituzioni pubbliche locali vogliano solo scaricare i costi di questa finta transizione ecologica addosso alle classi popolari e continuare a lasciare in mano i servizi energetici alle aziende private che da decenni devastano indisturbate i territori e l'ambiente.

Come è chiaro che questo bonus sia da tutti i punti di vista completamente inadeguato a far fronte agli aumenti del costo del teleriscaldamento che gli inquilini si stanno ritrovando a dover pagare ogni mese. Il Comune di Torino e il governo, mentre aumentano i finanziamenti pubblici per le spese militari e spacciano questo bonus come una loro vittoria, non si sono voluti assumere la responsabilità politica di risolvere alla radice il problema, calmierando i prezzi e ripubblicizzando i servizi energetici, né di imporre a Iren quote maggiori dei suoi extraprofitti da mettere a disposizione degli interessi collettivi. 

Il bonus di Iren ci dimostra però una cosa importante: contro l'aumento generalizzato dei prezzi, delle utenze e del carovita è possibile usare gli extraprofitti delle multiutility! Quindi i soldi per calmierare le bollette si possono prendere da tutte le compagnie energetiche del Paese, che in tutti questi anni, grazie alle privatizzazioni, hanno fatto enormi profitti sulle spalle delle classi popolari. 

Non saranno queste briciole a fermare la lotta! 

Vogliamo:

  • he si apra subito un tavolo permanente che vigili sul funzionamento del bonus con Iren, Atc, comune e i comitati e le parti sociali che si stanno mobilitando da mesi. 
  • che venga data una proroga alla scadenza del bonus teleriscaldamento e che vengano ampliate le soglie Isee. 
  • che il Comune e il Governo si assumano la responsabilità di tassare gli extraprofitti delle multiutility e di calmierare le bollette del teleriscaldamento, della luce e del gas in tutto il Paese. 


Come Asia-USB continueremo a sostenere la lotta dei cittadini teleriscaldati e ad essere al fianco degli inquilini contro gli aumenti generalizzati dei prezzi e del carovita.

Per questo martedì 17 maggio saremo anche noi al presidio sotto Iren e nei prossimi giorni saremo nei vari mercati rionali con uno sportello sociale per aiutare gli inquilini nella compilazione del bonus e continuare ad organizzarci.

Abbassare le armi, alzare salari e diritti!

 

Asia USB Torino

Federazione del Sociale USB Torino