L'EX-Opera Pia Demetrio Canevari con sede a Genova sfratta dopo 68 anni Carlo e Loretta dall’abitazione/studio in via Margutta nel centro storico di Roma.
Sono tra i pochi abitanti sopravvissuti a Roma ai processi di gentrificazione che hanno allontanato dalla città storica gli abitanti più poveri e molte attività artistiche e artigianali.
Carlo nella sua abitazione/studio esercita l’arte della pittura con cui è sopravvissuto fino ad oggi, un’attività che non gli ha mai permesso di pagare canoni di locazione inaccessibili, come previsti dal mercato privato. È proprio la trasformazione in Fondazione dell’Opera Pia Demetrio Canevari che cambia le condizione per la sua famiglia: a partire dal processo di privatizzazione scatta la richiesta del canone non più a prezzi calmierati ma in base ai valori del mercato, che per la zona del centro sono inaccessibili ad una famiglia che oggi, grazie anche alla crisi pandemica, vive di reddito di cittadinanza.
A nulla sono valse le richieste di assegnazione di un alloggio popolare, lo sfratto viene richiesto senza offrire una soluzione alternativa. Se sei povero non hai più possibilità esistere in questa città dove regna la legge del profitto e della rendita.
Per Carlo e Loretta doppia condanna: via da casa, via dall’attività artistica, una di quelle attività che rappresentano il tessuto culturale e storico del centro di Roma.
