La panchina rimasta vuota è quella nello studio televisivo della trasmissione “mi manda raitre”.
IL conduttore, visibilmente indignato, parla e mostra filmati relativi a pensionati con pensioni basse che dopo anni di contribuzione ricevono una lettera di indebito dall’ INPS per restituire migliaia di euro.
Da alcuni interventi dei patronati quello che passa è che le lettere di indebito sono migliaia e che l’INPS pur a conoscenza dei redditi si accorge dopo 4/5 anni dell’ errore per prestazioni non dovute, chiedendo indietro i soldi ai pensionati “accanendosi” contro gli stessi.
Il conduttore definisce “la storia scandalosa per un paese civile”, “un sopruso” e invia un filmato con telecamera nascosta presso uno sportello INPS dove si parla di provvedimenti presi “per fare cassa” e finalmente si chiarisce che si tratta dei modelli RED lavorati centralmente dall’INPS.
All’ Istituto sono imputati la mancanza di trasparenza, di chiarezza, provvedimenti “incomprensibili” presi nonostante l’INPS abbia i dati per evitare tutto ciò.
Infine, il conduttore lancia un minuto di silenzio in studio per l’assenza dell’INPS, regolarmente invitata, il cui logo, su una panchina dello studio, è inquadrato mentre in piedi tutti osservano il minuto di silenzio. Il conduttore chiude dicendo di aver capito che l’INPS, con questi provvedimenti, ha solo necessità di fare cassa a danno dei pensionati!
L’INPS invitato in trasmissione, non si è presentato.
L’immagine della panchina, tragicamente vuota, destinata ad un qualche rappresentante dell’istituto, è stata poi ripresa e rimandata in onda il giorno successivo anche da “BLOB”.
Un minuto che ha procurato un danno di immagine difficilmente riparabile e spazzato via i 3 milioni di Euro spesi per gli “inutili spot” dell’INPS con attore protagonista, ma non certo nella vita quotidiana dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua.
L’INPS alla stregua del venditore truffaldino ha fatto mancare la sua presenza in studio.
Ha perso un’occasione per difendere il proprio ruolo e i propri lavoratori, per evidenziare la difficoltà di operare in un contesto normativo in continuo movimento e con sempre meno risorse a disposizione.
Avrebbero dovuto cogliere l’occasione per spiegare ai nostri utenti che se ci sono difficoltà nel nostro agire quotidiano è colpa dei tagli lineari, del blocco della contrattazione, del blocco delle assunzioni e della politica del Governo tesa a “far cassa” sul pubblico impiego e sui lavoratori dipendenti e pensionati.
Ma questo avrebbe voluto dire metterci la faccia in difesa dei cittadini e dei lavoratori e criticare la politica governativa sulla pubblica amministrazione fatta solo di tagli e di nessun investimento.
E’ forse per questa ragione che la panchina è rimasta pavidamente vuota.
Se fosse stata una poltrona da consigliere, da consulente o per un altro prestigioso incarico probabilmente il nostro Presidente ci si sarebbe fiondato sopra.
Ma si sa… lui colleziona “poltrone” non panchine.
FP CGIL INPS FIALP - CISAL INPS USB PI
“Mi manda raitre” puntata del 10 giugno 2011
“Mi manda raitre” puntata del 3 giugno 2011